Istituto 2

Il carisma di questo Istituto

Lipari – La casa Madre

Lipari – La casa di Pirrera della famiglia Profilio
Roma – La casa generalizia

Dall’isola al mondo

Questa grande capacità di partire dal piccolo e circoscritto mondo di un’isola e crescere raggiungendo confini lontani, oltreoceano, è non solo la storia di un concorso, ma di questa esperienza di donne che nel 2005 ha compiuto 100 anni ed è presente, oggi, in Italia, in Brasile e in Perù. Di più, le suore svolgono attività anche in case non proprie in Italia ed in America Latina.

E a testimonianza dell’incidenza della loro azione quotidiana, dedicate al nome di Florenzia Profilio vi sono, oggi, strade a Lipari, a Roma e a Cravinhos in Brasile; mentre nell’Istituto Scolastico Comprensivo Lipari 1 le è stata intitolata un’aula multimediale come riconoscimento dell’opera pedagogica, attenta alle nuove tecnologie, svolta da Florenzia e dalle sue suore verso i bambini e gli adolescenti.

Richiamando una parola antica1 che il Concilio Vaticano II ha riproposto con forza , ci possiamo chiedere quale sia il carisma di questo Istituto. Carisma, e cioè i doni ricevuti dallo Spirito (1 Cor. 12,1) per l’utilità comune ( 1 Cor. 12,7). Con le parole della Istruzione “Ripartire da Cristo” che ha riflettuto su questi testi riportandoli agli Istituti di Vita Consacrata e alle Società di Vita Apostolica, possiamo dire che il carisma di questa piccola e dinamica congregazione – una delle mille fronde del grande albero2 francescano – è quello di “vivere in pienezza la teologia dei consigli evangelici .. sempre aperte a nuove e più impegnative interpretazioni per rispondere alle esigenze sociali e alle povertà del tempo3, con spiritualità francescana, nello stile di vita semplice ed umile, accogliente e caritatevole.

Fin dalle origini la sua scelta è stata la vita quotidiana, “l’ordinario” della gente, della più povera ed emarginata. E questo, sostando in silenzio, come ha insegnato la fondatrice, per ascoltare la Parola di Dio nella preghiera e nella contemplazione in modo da ri-scoprire sempre la presenza del Signore che accompagna e sostiene il “viaggio” di ciascuno e a tutti dona nuovo slancio a continuare il cammino.

Vedremo come la preghiera e la contemplazione con il silenzio, l’intensa comunione e il profondo rapporto con Cristo siano stati i cardini della spiritualità di Florenzia. Un’ascesi che è stata raccolta dalle sue figlie che alla preghiera hanno dedicato due case: una a Pirrera, piccola frazione dell’isola di Lipari dove la fondatrice è nata; l’altra ad Assisi dove è nato Francesco.

La casa di preghiera di Pirrera è quella della famiglia di Florenzia dove ella ha vissuto la fanciullezza e la prima giovinezza. Ristrutturata con una bella e semplice cappella è divenuta un luogo ideale per incontri di spiritualità e sperimentare personalmente come “Lui solo può far comprendere pienamente la sua Parola e spingere ad attualizzarla, può illuminare le menti e scaldare il cuore4.

Ma ciò che caratterizza queste suore, come caratterizzava Florenzia, è il fare, e cioè l’impegno apostolico concreto di cui silenzio, contemplazione e preghiera sono alimento, cioè “una spiritualità aperta a diventare pedagogia e pastorale della Santità”5, come sottolinea la già richiamata Istruzione “Ripartire da Cristo”.

E il loro campo apostolico emergente è rivolto ai bambini, ai giovani, agli anziani, alle famiglie con particolare attenzione a quanti sono nel bisogno e nella difficoltà. Secondo uno stile tutto evangelico. Si opera in un determinato ambiente e in un preciso settore, fino a quando l’azione esprime testimonianza e si seminano valori, poi – quando l’opera non è più richiesta – si levano le tende, ci si rimette in cammino per altre iniziative.

Una testimonianza di itineranza, che chiede la forza di non abbarbicarsi al presente, per quanto importante esso sia, ed il coraggio di essere sempre pronti ad andare e a partire verso il nuovo e il diverso. “E’ lo Spirito Santo l’anima e l’animatore della spiritualità, per questo occorre affidarsi alla sua azione che parte dall’intimo dei cuori, si manifesta nella comunione, si dilata nella missione”6.

1Chi nella Chiesa primitiva ha parlato di carismi è stato San Paolo soprattutto nella prima lettera ai Corinti 12, 1-31, ma anche nella lettera agli Efesini 4, 15-16, e ai Romani 12. 6. La teologia dei carismi è stata riproposta dal Concilio Vaticano II in particolare nelle costituzioni Lumen Gentium (n. 12 ,30 e 50 e Dei Verbum (n.8)),nei decreti Apostolica Actuositatem ( n.3 e 30), Ad gentes (n. 28), Presbyterorum ordinis ( n.4 e 9).

2 Solo di Congregazioni femminili con sede in Italia ne abbiamo contato più di cento. www.fratefrancesco.org .

3Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica , Ripartire da Cristo, Istruzione, Roma, 19 maggio 2002, Parte terza n.20. D’ora in poi “Ripartire da Cristo”.

4Ripartire da Cristo, Introduzione n. 2.

5Ripartire da Cristo, Parte terza, n.20.

6Idem.