Mons. Francesco Maria Raiti
Giovanna torna a Lipari
1905
Nel febbraio del 1905 il Vescovo, su sollecitazione di alcuni preti, attraverso la Nunziatura Apostolica, richiama Giovanna Profilio, che si trovava negli Stati Uniti e, nel frattempo era divenuta suor Florenzia Maria, a Lipari per costituire un Istituto che si occupasse delle giovani e dei bambini abbandonati. Mons.Raiti dovette provare subito simpatia per questa ragazza dall’italiano incerto. Perché lesse in lei un carattere forte e anche una forte passione e una forte fede. Uomo di meditazione e di confessionale, il monaco carmelitano comprese subito di avere di fronte una grande anima.Sullo scrittoio mons. Raiti aveva il libro di una suora francese, carmelitana come lui, Histoire d’une âme, “Storia di un’anima”, di cui si parlava come di una santa. Glielo avevano mandato i suoi confratelli.
Raiti incarica Giovanna
– Sono convinto che quello che abbiamo dinanzi sarà il secolo delle donne, anche nella Chiesa. Questo è il libro di una suora francese, Teresa di Lisieux, morta giovanissima, ma nata nel suo stesso anno il 1873. Ora lo stanno traducendo anche in italiano. Vi leggo alcune righe: “Non voglio essere una santa a metà, non ho paura di soffrire per voi, temo solo una cosa: di conservare la mia volontà; prendetela, poiché “Io scelgo tutto” ciò che volete voi!…”. Se ho capito bene, volete rimanere francescana. È un’ottima cosa, perché della spiritualità francescana e della dedizione ai poveri e agli emarginati in queste isole c’è fortemente bisogno.
Suor Teresa del Bambin Gesù
Era probabilmente la prima volta che Florenzia sentiva parlare di Suor Teresa del Bambino Gesù, ma da quel giorno essa divenne uno dei riferimenti spirituali.