In America Latina oltre l’assistenzialismo

Lungo il filo della santità nel quotidiano


Centro di spiritualità delle suore in Assisi
La speranza, la virtù più piccola ma la più forte – Vatican News

Ma questa non è la fine… questo è un nuovo inizio.

Questa è storia in continua evoluzione giorno dopo giorno. Molti semi si sviluppano e diventano piante robuste, altri dopo un primo germoglio inaridiscono. Una storia che le suore conoscono bene. In America Latina come in Italia. Il loro bilancio non può essere quello di una società per azioni. Le leggi della solidarietà e della carità sono diverse da quelle dell’economia. Sono governate dalla parabola dei servi inutili secondo la quale a noi è chiesto di fare con saggezza ed accortezza il nostro dovere avendo presenti alcuni criteri di fondo a cominciare dalla condivisione delle esperienze come se si fosse tutti – a Lipari, a Roma, a Cravinhos, a Lima – sulla stessa frontiera.

E’ uno degli insegnamenti di fondo di Florenzia. Anzi è il suo insegnamento fondamentale: quello di ricercare la santità nella ordinarietà della vita quotidiana. Ed è proprio questo il filo conduttore che ci guida in queste pagine: scoprire come questo percorso alla santità nel quotidiano sia nato in Florenzia, sia maturato, si è decantato, si è sviluppato nelle esperienze, nelle difficoltà, nelle incomprensioni e quindi si è comunicato alle suore divenendo il loro vero carisma.

Una santità nel quotidiano che si evidenzia nell’operare ma prima ancora nella capacità di essere e di sentirsi comunità, dovunque ci si trovi. Unite come parte del corpo mistico di Cristo, un altro punto forte dell’insegnamento di Florenzia.

Così l’impegno per l’emancipazione profuso in America Latina non può non essere sostenuto da tutte le altre case ed in particolare da quelle dei paesi dell’occidente più fortunato sotto l’aspetto economico. Come? Con la preghiera naturalmente avrebbe suggerito Florenzia, ma, avrebbe aggiunto subito, anche con l’impegno.

Un impegno attuato in questi anni in vari modi, divulgando da noi la cultura e le tradizioni popolari di quelle terre, valorizzando, con le mostre missionarie, i loro lavori ed i loro manufatti – molti di grande rilievo artistico – puntando a diffondere rispetto ed ammirazione per culture diverse, ricche di storia e di valori. Oggi anche attraverso il web.

Un Istituto nato per venire in soccorso alle povertà drammatiche dei nostri paesi dei primi novecento, si è affacciato, abbiamo visto, in questi ultimi anni su due grandi scenari: quello delle nuove povertà dell’occidente dove si perde il senso della vita banalizzando la propria esistenza nella contemplazione di idoli virtuali e quello delle povertà di un mondo ancora sottosviluppato dove l’umanizzazione comincia dalla lotta alla fame, alla miseria, alla sopraffazione.

Due scenari che sembrano agli antipodi eppure sono molto più vicini di quanto abitualmente si creda perchè, da una parte e dall’altra, vi è l’impegno del credente a promuovere nella gente, come ha ricordato il Concilio Vaticano II, ragioni di vita e di speranza.

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